Gregory Bateson visto da Bruno Cancellieri

Bateson fornisce, secondo me, la migliore spiegazione del funzionamento della mente e della vita. Lo fa attraverso il concetto di informazione e la cibernetica (ovvero l’informatica) applicata agli esseri viventi, e l’ecologia applicata alle relazioni sociali.

Bateson studiò la vita, la comunicazione e la società con una mentalità trans-disciplinare, partendo da una formazione accademica in biologia, antropologia e zoologia, ma essendo stato di fatto anche filosofo, psicologo, psichiatra, cibernetico ed ecologista. I suoi interessi non avevano confini e sapeva applicare i concetti di una disciplina alle altre. Egli riusciva a vedere analogie tra fenomeni naturali molto diversi, che faceva risalire a principi comuni incentrati sui concetti di mente e di informazione. Il titolo della sua opera principale “Verso un’ecologia della mente” esprime l’idea che il mondo degli esseri viventi sia regolato da menti che interagiscono tra loro e con l’ambiente, a vari livelli di organizzazione.

Una delle sue definizioni più famose è quella di “informazione”, ovvero “una differenza che fa una differenza”.

Tra i suoi interessi c’era anche la poesia e il senso del sacro, a cui è dedicato l’ultimo suo libro “Dove gli angeli esitano”.

Bateson è molto conosciuto presso gli psichiatri per la sua teoria del doppio vincolo, che dà una spiegazione dell’origine della schizofrenia in chiave sociale.

Qui ho raccolto alcune sue citazioni.

Bruno Cancellieri